Laboratori
La maschera dietro il volto
La maschera orrenda, volto nascosto,
che io porto solo raramente
che solo poche persone conoscono
volto a colpo sicuro misconosciuto dagli estranei
quello che non si osa mostrare
in una società
dal sorriso commerciale permanente
stupore di smorfia paralizzata,
maschera mortuaria
delle manovre della vita mondana.
Che cosa è brutto?
Che cosa è bello?
Il mattino non dimenticare
la maschera biodinamica
a base di mandorle macinate, susseguenti
alla ginnastica facciale
e al rilassamento dovuto alla maschera ghiacciata
che toglie la maschera del sonno.
Poi un rimedio contro l'acne
qualcosa di molto speciale
contro le prime rughe,
qualcosa di molto compresso,
in capsule,
per mantenere il “buon fondo” dell'anima.
Poi la crema da giorno,
oppure subito il mascara,
la maschera italiana -
no, non per una lotta dei sessi
alla commedia dell'arte -
ma per la guerra economica
dovuta alla competitività spinta,
necessità di far fronte
alla concorrenza, nemico implacabile.
La sera allora, una apparenza tutta nuova,
un'altra acconciatura forse,
un trucco più espressivo
per gli obblighi ufficiali della serata.
Ciò che conta: non sbagliare mai,
soprattutto non farsi sopraffare dagli altri.
Essere sempre nel vento.
Infine togliere uno ad uno,
come dei cartelloni pubblicitari,
gli strati sedimentati della giornata,
e come misura di sicurezza
indossare la maschera genitale.
NEL CORPO E NELLA MENTE
di Claudio Mustacchi